Rubino

Quando si dice “rosso Rubino” si ha in mente una tonalità ricca, profonda, vivida. Il Rubino è da sempre il protagonista di miti e leggende: gli indiani lo avevano definito “ratnaraj”, re delle gemme. Credevano che possedesse un fuoco interno in grado di donare longevità e lo utilizzavano come talismano capace di infondere linfa vitale; i greci chiamavano i rubini “ántrax”, carbone vivo, poiché credevano che tali pietre esposte al calore potessero eguagliare lo splendore e la potenza del sole; nel Medioevo invece si riteneva che il colore del Rubino mutasse al fine di rivelare catastrofi incombenti, perciò veniva utilizzato come pietra divinatoria.  Fu anche una pietra preziosa molto amata da Re e Principi proprio perchè simboleggiava vittoria e potere. Oggi le proprietà attribuite al Rubino non sono da meno! Questa nobile pietra viene tuttora associata a forza coraggio e passione.

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Il Rubino è una pietra preziosa famosa per il vivido colore rosso e il suo nome deriva dal latino “ruber” che significa, appunto, rosso. Considerata fin dall’antichità la pietra degli Dei e degli eroi, veniva chiamata anche “Pietra del Sole” in quanto simboleggiava vitalità, coraggio e passione.

Composizione Chimica: il Rubino è la varietà più preziosa del minerale Corindone, un ossido di alluminio e deve il suo inconfondibile colore rosso vivo a tracce di Cromo.

Formula: Al2O3:Cr

Origini: I Rubini del Myanmar sono da sempre considerati tra i più pregiati, sia per il loro colore rosso vivo leggermente sfumato di blu, sia per la loro eccezionale luminosità. Si tratta di gemme molto rare provenienti da una località altrettanto leggendaria detta “Valle dei Rubini”.
Naturalmente queste favolose pietre preziose vengono estratte anche in altri luoghi, come la Thailandia, l’India, la Cambogia, lo Sri Lanka, il Vietnam, l’Africa… in Europa sono presenti alcuni giacimenti in Macedonia da cui provengono graziose pietre color rosso lampone.

Caratteristiche, colore, varietà

Il Rubino è una varietà del minerale Corindone, originariamente incolore, che deve la sua tinta scarlatta alla presenza di Cromo.
La percentuale variabile di ossido di Cromo presente all’interno del minerale favorisce una gamma di colori piuttosto ampia: dal rosa acceso alle sfumature dell’arancio, dal rosso porpora a toni più scuri o violacei.
Durante il processo di formazione si formano frequentemente delle piccole inclusioni che non sempre sono indice di inferiore qualità.
Alcune di esse provocano il delicato effetto luminoso chiamato “seta brillante”, altre inclusioni aghiformi generano il fenomeno detto “Asterismo” che crea un particolare riflesso lucente simile ad una stella a sei punte, da qui il nome di Rubino Stellato, varietà molto rara e ricercata.